Qui si risolve LOGO
a

Menu

M

Chiudi

Esercizio moti relativi 15

Moti relativi in Meccanica classica

Home » Esercizio moti relativi 15

Esercizio sui moti relativi 15 è il quindicesimo esercizio della raccolta esercizi dedicati ai moti relativi. Il successivo esercizio disponibile nella sequenza è Esercizio sui moti relativi 16, mentre il precedente è Esercizio sui moti relativi 14. L’argomento dei moti relativi precede lo studio degli esercizi svolti sul lavoro e sull’energia e prosegue con l’analisi degli esercizi svolti sui sistemi di punti materiali. Questo esercizio è rivolto agli studenti del corso di Fisica 1, risultando particolarmente utile per i percorsi di studio in ingegneria, fisica e matematica.

 

Testo dell’Esercizio sui moti relativi 15

Esercizio 15  (\bigstar\bigstar\bigstar\largewhitestar\largewhitestar). Su un piano orizzontale scabro è appoggiata una piastra di massa m_2, ferma rispetto al piano orizzontale. Il coefficiente di attrito dinamico tra m_2 e il piano è \mu_{d,2}; sulla piastra viene messo in movimento un punto materiale di massa m_1 con velocità orizzontale \vec{v} rispetto al piano orizzontale. Il coefficiente di attrito dinamico tra m_1 e m_2 è \mu_{d,1} e quello statico è \mu_{s,1}. Ipotizzando che grazie al contatto tra m_1 e m_2 il corpo m_2 entri in movimento, determinare:

  1. lo spazio percorso da m_1 prima di fermarsi rispetto a m_2;
  2. la distanza percorsa da m_2 prima di fermarsi rispetto ad un osservatore solidale al suolo;
  3. l’energia meccanica dissipata dal sistema e il lavoro delle forze di attrito.

 

 

Rendered by QuickLaTeX.com

Richiami teorici.

La seconda legge della dinamica “modificata” per un sistema di riferimento non inerziale, afferma che dato un sistema di riferimento non inerziale e un punto materiale P, la somma fra la risultante di tutte le forze reali applicate a tale punto e la risultante delle forze apparenti uguaglia la massa del punto materiale per la sua accelerazione relativa rispetto al sistema di riferimento non inerziale. In formule:

(1) \begin{equation*} \vec{F}-m\vec{a}_{O^\prime}-m\vec{a}_c-m\vec{a}_t-m\vec{a}_{\text{Coriolis}}=m\vec{a}^\prime. \end{equation*}

Nell’equazione (3):

  • \vec{F} è la risultante di tutte le forze reali applicate al punto materiale;
  • \vec{a}_{O^\prime} è l’accelerazione del sistema di riferimento non inerziale rispetto ad un sistema di riferimento inerziale;
  • \vec{a}_t=\vec{\alpha}\wedge\vec{r}^{\, \prime }=\dfrac{d\vec{\omega}}{dt}\wedge \vec{r}^{\, \prime }, dove \vec{\omega} la velocità angolare con il quale ruota il sistema di riferimento non inerziale rispetto al sistema di riferimento inerziale e \vec{r}^{\, \prime } il vettore posizione di m rispetto al sistema di riferimento non inerziale;
  • -m\vec{a}_c è la forza centrifuga, dove \vec{a}_c=\vec{\omega}\wedge  \left(\vec{\omega} \wedge \vec{r}^{\, \prime } \right);
  • -m\, \vec{a}_{\text{Coriolis}} è la forza di Coriolis, dove \vec{a}_{\text{Coriolis}}=2\vec{\omega}\wedge \vec{v}^{\, \prime }, essendo \vec{v}^{\, \prime } la velocità relativa del punto materiale rispetto al sistema di riferimento non inerziale;
  • \vec{a}^{\,\prime} è l’accelerazione relativa di m nel sistema di riferimento non inerziale.

In particolare

(2) \begin{equation*} -m\vec{a}_{O^\prime}-m\vec{a}_c-m\vec{a}_t-m\vec{a}_{\text{Coriolis}} \, = \, \text{somma delle forze apparenti}. \end{equation*}

   


Svolgimento.

Scegliamo un sistema di riferimento O'x'y' non inerziale solidale con la lastra di massa m_2 e un sistema di riferimento inerziale, fisso, Oxy e studiamo nel dettaglio le forze agenti su m_1 (vedi figura 2 per una rappresentazione schematica delle forze).

 

Rendered by QuickLaTeX.com

 

Considerando il sistema non inerziale O'x'y': su m_1 agiscono la forza peso \vec{F}_{1p}=m_1\vec{g} e la reazione vincolare \vec{N}_1, che ha stesso modulo e direzione di \vec{F}_{1p}, ma verso opposto, e la forza d’attrito dinamico \vec{F}_{1d}=-\mu_{d,1}m_1g\,\hat{x} (\hat{x} rappresenta il versore dell’asse x^\prime che è lo stesso dell’asse delle x perché x\parallel x^\prime), opposta al moto della massa m_1. Poiché il sistema è un sistema non inerziale che si muove con accelerazione \vec{a}, occorre considerare anche la forza apparente (visibile in figura 2) -m_1\vec{a}, opposta alla direzione del moto di m_1. Per la seconda legge della dinamica abbiamo

(3) \begin{equation*} \begin{cases} -F_{1d}-m_1a=m_1a^\prime\\ N_1=m_1g, \end{cases} \end{equation*}

dove abbiamo indicato con \vec{a}^{\,\prime} l’accelerazione della massa m_1. Ricordando che F_{1d}=N_1\mu_{d,1}, dal sistema (3), otteniamo

(4) \begin{equation*} -\mu_{d,1} m_1 g - m_1a = m_1 a', \end{equation*}

o anche

(5) \begin{equation*} a'=-\mu_{d,1} g -a. \end{equation*}

Studiamo le forze agenti sulla massa m_2 dal sistema di riferimento fisso Oxy. Le forze agenti lungo l’asse y sono la forza peso \vec{F}_{2p}=m_2\vec{g} e la reazione vincolare del piano orizzontale \vec{N}_2=-(m_1+m_2)\vec{g}. Lungo l’asse x si hanno la forza d’attrito dinamico \vec{F}_{2d}=-\mu_{d,2}N_2\,\hat{x}=-\mu_{d,2}(m_2+m_1)g\, \hat{x}, opposta al moto della massa m_2 e la forza -\vec{F}_{1d}, la quale esiste come conseguenza della terza legge della dinamica applicata alla forza \vec{F}_{1d}, avente modulo e direzione uguali al vettore \vec{F}_{1d}, ma verso opposto. Per la seconda legge della dinamica abbiamo

(6) \begin{equation*} \begin{cases} -F_{2d}+F_{1d}=m_2 a \\ N_2=(m_1+m_2)g. \end{cases} \end{equation*}

Ricordando che F_{2d}=N_2\mu_{d,2} e sfruttando quanto ottenuto in precedenza, ovvero che F_{1d}=\mu_{d,1} m_1 g, dal sistema (6) otteniamo

(7) \begin{equation*} -\mu_{d,2}(m_2+m_1)g+\mu_{d,1}m_1g=m_2a, \end{equation*}

da cui

(8) \begin{equation*} a=\frac{\mu_{d,1}m_1g-\mu_{d,2}(m_2+m_1)g}{m_2}. \end{equation*}

Sostituendo a (calcolata nell’equazione (8)) nell’equazione (6), otteniamo

(9) \begin{equation*} a'=-\mu_{d,1}g-\frac{\mu_{d,1}m_1g-\mu_{d,2}(m_2+m_1)g}{m_2}=-\frac{\mu_{d,1}m_2g+\mu_{d,1}m_1g+\mu_{d,2}(m_2+m_1)g}{m_2}. \end{equation*}

Osservando che, nel sistema di riferimento scelto, il moto di m_1 è un moto uniformemente decelerato, possiamo ricavare lo spazio percorso prima di fermarsi usando l’opportuna equazione cinematica, ovvero

(10) \begin{equation*} 0 = v^2+2a'x_{1,0}, \end{equation*}

dove si è indicato con x_{1,0} lo spazio percorso prima di raggiungere la velocità finale nulla. Possiamo a questo punto ricavare esplicitamente x_{1,0}, cioè

\[\boxcolorato{fisica}{ x_{1,0}= -\frac{v^2}{2a'}=\frac{m_2v^2}{2\left(\mu_{d,1}m_2g+\mu_{d,1}m_1g+\mu_{d,2}(m_2+m_1)g\right)}.}\]

 

Da qui in poi non c’è più movimento relativo tra m_1 e m_2, in altri termini si può pensare il corpo composto da m_1 + m_2 come un unico corpo di massa M = m_1 + m_2. Per risolvere il punto successivo, osserviamo anzitutto che è possibile determinare, con i dati a nostra disposizione, la distanza x_{2,0} percorsa dal blocco di massa m_2 quando la massa m_1 si è fermata. Per far questo, possiamo intanto ricavare il tempo di arresto t di m_1 dall’equazione cinematica che lega velocità, accelerazione e tempo, cioè

(11) \begin{equation*} 0=v+a't, \end{equation*}

da cui

(12) \begin{equation*} t=-\frac{v}{a'}=\frac{m_2v}{\mu_{d,1}m_2g+\mu_{d,1}m_1g+\mu_{d,2}(m_2+m_1)g}. \end{equation*}

A tale tempo t appena determinato, dunque, la massa m_2 avrà percorso lo spazio

(13) \begin{equation*} x_{2,0}=\frac{1}{2}at^2=\frac{\mu_{d,1}m_1g-\mu_{d,2}(m_2+m_1)g}{2m_2}\left(\frac{m_2v}{\mu_{d,1}m_2g+\mu_{d,1}m_1g+\mu_{d,2}(m_2+m_1)g}\right)^2. \end{equation*}

Osserviamo inoltre che, superato tale spazio x_{2,0}, le due masse possono essere considerate come un unico blocco di massa M=m_1+m_2, poiché la massa m_1 rimane ferma rispetto al sistema di riferimento solidale con m_2. Consideriamo adesso lo spostamento avvenuto nel sistema di riferimento fisso, come illustrato in figura 2.

 

Rendered by QuickLaTeX.com

 

Osserviamo che sul sistema, a questo punto, le uniche forze esterne sono rappresentate dalla reazione vincolare \vec{N}_2=-(m_1+m_2)\vec{g}=-M\vec{g}, agente lungo la direzione y e la forza d’attrito radente dinamica \vec{F}_{2d}=-\mu_{d,2}Mg \,\hat{x} agente invece lungo x, ed opposta allo spostamento del sistema. L’equazione del moto per la massa M può allora essere scritta come segue:

(14) \begin{equation*} -\mu_{d,2}Mg=Ma^*, \end{equation*}

dove abbiamo denotato con a^* la nuova accelerazione del sistema. Quest’ultima può essere ricavata facilmente, e vale

(15) \begin{equation*} a^*=-\mu_{d,2}g. \end{equation*}

Possiamo adesso ricavare lo spazio x_{2,f} percorso da M prima di fermarsi, risolvendo ancora il problema cinematico del corpo uniformemente accelerato, rappresentato dalla seguente equazione:

(16) \begin{equation*} 0=v_0^2+2a^*x_{2,f}, \end{equation*}

dove abbiamo indicato con v_0 la velocità che il sistema possiede all’istante di tempo t. Quest’ultima si ricava ancora usando l’equazione della cinematica seguente

\[\begin{aligned} v_0&=at=\\ &=\left(\frac{\mu_{d,1}m_1g-\mu_{d,2}(m_2+m_1)g}{m_2}\right)\left(\frac{m_2v}{\mu_{d,1}m_2g+\mu_{d,1}m_1g+\mu_{d,2}(m_2+m_1)g}\right)=\\ &\frac{\left(\mu_{d,1}m_1-\mu_{d,2}(m_2+m_1)\right) v}{\mu_{d,1}m_2+\mu_{d,1}m_1+\mu_{d,2}(m_2+m_1)}. \end{aligned}\]

Possiamo dunque esplicitare x_{2,f}, ottenendo

(17) \begin{equation*} x_{2,f}=-\frac{v_0^2}{2a^{*}}=\frac{M}{\mu_{d,2}g}\left(\frac{\left(\mu_{d,1}m_1-\mu_{d,2}(m_2+m_1)\right)v}{\mu_{d,1}m_2+\mu_{d,1}m_1+\mu_{d,2}(m_2+m_1)}\right)^2. \end{equation*}

Si ha dunque che lo spazio totale x_{tot} percorso dalla massa m_2 è dato da

\[\boxcolorato{fisica}{ x_{tot}= x_{2,0}+x_{2,f}, }\]

con x_{2,0} e x_{2,f} dati rispettivamente dalle eq. (13) e (17. Per determinare l’energia dissipata dal sistema, consideriamo il teorema delle forze vive. Nel problema analizzato, le uniche forze che effettuano lavoro sono le forze d’attrito, ed in effetti l’energia viene dissipata totalmente dalle forze d’attrito stesse; il teorema sopracitato si scrive pertanto:

\[\boxcolorato{fisica}{ L_{\text{att}}=-\frac{1}{2}m_1 v^2,}\]

dove abbiamo indicato con L_{\text{att}} il lavoro totale delle forze d’attrito, mentre \dfrac{1}{2}m_1 v^2 è l’energia cinetica iniziale, tutta riferita alla massa m_1, l’unica ad avere velocità all’inizio del percorso (l’energia cinetica finale è nulla, dato che il sistema si ferma al termine del percorso stesso). L’energia E dissipata è

\[\boxcolorato{fisica}{ E= \frac{1}{2}m_1v^2.}\]

 

Scarica gli esercizi svolti

Ottieni il documento contenente 37 esercizi risolti, contenuti in 131 pagine ricche di dettagli, per migliorare la tua comprensione dei moti relativi in meccanica classica.

 
 

Esercizi di Meccanica classica

Se siete interessati ad approfondire argomenti inerenti alla Meccanica Classica, di seguito troverete tutte le cartelle relative presenti sul sito Qui Si Risolve. Ciascuna cartella contiene numerosi esercizi con spiegazioni dettagliate, progettate per offrire una preparazione solida e una conoscenza approfondita della materia.


 
 

Tutti gli esercizi di elettromagnetismo

Se si desidera proseguire con gli esercizi, di seguito è disponibile una vasta raccolta che copre interamente gli argomenti del programma di

  • Elettromagnetismo. Questa raccolta include spiegazioni dettagliate e gli esercizi sono organizzati in base al livello di difficoltà, offrendo un supporto completo per lo studio e la pratica.

     
     

    Esercizi di Meccanica razionale

    Se siete interessati ad approfondire argomenti inerenti alla Meccanica razionale, di seguito troverete tutte le cartelle relative presenti sul sito Qui Si Risolve. Ciascuna cartella contiene numerosi esercizi con spiegazioni dettagliate, progettate per offrire una preparazione solida e una conoscenza approfondita della materia.


     
     

    Ulteriori risorse didattiche per la fisica

    Leggi...

    • Physics Stack Exchange – Parte della rete Stack Exchange, questo sito è un forum di domande e risposte specificamente dedicato alla fisica. È un’ottima risorsa per discutere e risolvere problemi di fisica a tutti i livelli, dall’elementare all’avanzato.
    • ArXiv – ArXiv è un archivio di preprint per articoli di ricerca in fisica (e in altre discipline scientifiche). Gli articoli non sono peer-reviewed al momento della pubblicazione su ArXiv, ma rappresentano un’importante risorsa per rimanere aggiornati sugli sviluppi più recenti nella ricerca fisica.
    • Phys.org – Questo sito offre notizie e aggiornamenti su una vasta gamma di argomenti scientifici, con un focus particolare sulla fisica. È una risorsa utile per rimanere aggiornati sugli ultimi sviluppi nella ricerca e nelle scoperte fisiche.
    • Physics Forums – Una delle comunità online più grandi per la fisica e la scienza in generale. Offre discussioni su vari argomenti di fisica, aiuto con i compiti, e discussioni su articoli di ricerca.
    • The Feynman Lectures on Physics – Questo sito offre accesso gratuito alla famosa serie di lezioni di fisica di Richard Feynman, un’ottima risorsa per studenti di fisica di tutti i livelli.
    • American Physical Society (APS) – La APS è una delle organizzazioni più importanti per i fisici. Il sito offre accesso a pubblicazioni, conferenze, risorse educative e aggiornamenti sulle novità del mondo della fisica.
    • Institute of Physics (IOP) – L’IOP è un’importante organizzazione professionale per i fisici. Il sito offre risorse per l’apprendimento, accesso a riviste scientifiche, notizie e informazioni su eventi e conferenze nel mondo della fisica.
    • Physics World – Physics World è una rivista online che offre notizie, articoli, interviste e approfondimenti su vari argomenti di fisica. È una risorsa preziosa per chiunque sia interessato agli sviluppi contemporanei nella fisica.
    • Quanta Magazine (sezione Fisica) – Quanta Magazine è una pubblicazione online che copre notizie e articoli di approfondimento su matematica e scienze. La sezione fisica è particolarmente interessante per i contenuti di alta qualità e le spiegazioni approfondite.
    • Perimeter Institute – Il Perimeter Institute è un importante centro di ricerca in fisica teorica. Il sito offre accesso a conferenze, workshop e materiale educativo, ed è un’ottima risorsa per chi è interessato alla fisica teorica avanzata.

     
     






    Document